Eleutheria edizioni musicali
Eleutheria edizioni musicali


Cerca nel sito
 














 
Catalogo completo
 
Scarica il Pdf del catalogo completo per una consultazione completa di tutti i nostri prodotti

reader    Download
 
Altre informazioni
Tipo di pagamento
 
Spedizioni
 
 
 
Mare Futuro (partitura)


Mare Futuro (partitura)





 Noleggio: 104.00 EUR

 Vendita: 208.00 EUR


 

 
Condividi su Facebook     myspace     twitter     Visualizza pdf delle prime tre pagine

 
AUTORE: Nicola Locritani
TITOLO: Mare Futuro (partitura)
CATEGORIA: Classica
STRUMENTAZIONE: 3[1.2.pic] 2[1.Eh] 2 2 - 4 4 3[1.2.btbn] 1 - str pf hp tmp perc
DURATA: 13'
CODICE: AZ 101
ANNO DI COMPOSIZIONE: 2013



Mare Futuro è la visione di una conquista. Anzi, di una ri-conquista. È la breve narrazione, attraverso le possibilità precipue del linguaggio musicale, di una Città che si riappropria di se stessa e, quindi, del proprio avvenire. Una Città, certo, con i suoi palazzi, le sue strade, le sue infrastrutture, attraverso le quali dà visione di sé; ma soprattutto una città con la sua gente che la vivifica e con la sua socialità che ne costituisce l’anima. E non è in errore chi dovesse sospettare che, sotto la superficie delle sonorità orchestrali, si nasconda una metafora che riguardi un possibile percorso di ciascuno di noi. Per rappresentare questo riscatto si è immaginato un rinnovato impulso creativo in ambito architettonico, di cui la musica non descrive l’aspetto meramente esteriore, ma cerca di interpretarne le motivazioni di fondo. Il racconto non poteva non partire dalla (dal) Protagonista che prende coscienza di sé e della propria crisi, scatenata dall’aver rinnegato i propri valori. Ma non c’è tempo per rimorsi o autocommiserazioni: è il momento, invece, di rimeditare sulle proprie vere vocazioni e ascoltare la voce interiore che spinge a ritrovare la propria identità e ad avviare un’opera di ricostruzione morale e sociale, insieme a quella materiale. Qualsiasi slancio, però, è destinato a rimanere sterile e vano se disgiunto da un ideale più alto, che trova nei sentimenti e nella poesia e bellezza dell’arte i più idonei interpreti di un umanesimo che sappia dare risposta alle vere necessità dell’uomo e senza il quale si rischia di rimanere nel caos. E allora con un ulteriore sforzo di introspezione, contemplando il “mare” del nostro vero essere, che non rinnega, anzi si riappropria di quanto di valido ci ha consegnato il passato, si potrà trovare la chiave per riprendere definitivamente e con insospettata energia il cammino verso la realizzazione di sé, con la consapevolezza di essere noi stessi, cittadini (e individui) i custodi e gli artefici del nostro futuro. Pertanto le note si congedano evocando un ultimo pensiero di incoraggiamento: volendo, possiamo fare dei momenti di crisi solo il presupposto da cui iniziare il viaggio verso la meta che si staglia all’orizzonte. Guardare il futuro è, innanzi tutto, guardare dentro se stessi; da questo si parte, senza timore e con rinnovata energia, verso l’edificazione di una nuova Città, una nuova Società, di un Uomo nuovo, che sappiano essere al servizio degli altri. L’eclettismo stilistico che caratterizza il brano corrisponde alla molteplicità degli stati d’animo vissuti durante questo percorso catartico e, insieme, allude alla varietà formale e funzionale delle opere di architettura; inoltre, il frequente ricorso a tecniche compositive contrappuntistiche, (e in particolare alla Fuga, con le sue ferree regole costruttive) rappresenta l’invito a valorizzare la propria umanità armonizzando le facoltà razionali con il proprio mondo interiore e il senso estetico, mettendo la tecnica al servizio dell’idea del bene comune, come anche l’Architettura sa e può fare.

Nicola Locritani